Le regole del Dojo

Lavoriamo assieme

  • Lavoriamo in coppie, terne o piccoli gruppi.
  • Niente individualismi.

Lavoriamo mischiando le età

  • I grandi lavorano con i più piccoli, perchè in questo modo ci rapportiamo e lavoriamo meglio di quando siamo divisi per età.
  • I più grandi dimostrano responsabilità.
  • I più piccoli mettono impegno e attenzione per essere all’altezza.
  • In questo modo, avere pochissimo rumore è una conseguenza naturale.

Lavoriamo mischiando i generi

  • Lavoriamo assieme, maschi e femmine.
  • Programmare è un lavoro di testa, non “da maschi” o “da femmine”.
  • Impariamo che un gruppo funziona meglio quando non c’è competitività esagerata.
  • Impariamo che c’è sempre più di un modo di vedere un problema, e più di un modo di risolverlo.
  • Quando è possibile, le ragazze sono la maggioranza di un piccolo gruppo.

Ci alterniamo alla tastiera

  • Impariamo che stare alla tastiera non significa stare alla guida.
  • Impariamo che pensare è importante quando digitare e usare il mouse.
  • Facendo a turno alla tastiera, quelli un po’ più bravi sono motivati a spiegare, e tutti hanno occasione di imparare.

I mentor sono a nostra disposizione, ma solo se serve

  • I mentor si intromettono solo se li chiamiamo.
  • Il dojo serve a noi per impegnarci a fondo per imparare.
  • Siamo noi a dover inventare, creare, e superare i nostri limiti.
  • Se i mentor parlano poco, c’è più spazio per noi per parlare con il nostro gruppo e con quelli vicini.
  • In questo modo impariamo a fare domande e a capire le risposte.

Impariamo giocando. Quanto impariamo ci viene riconosciuto

  • Ad ogni incontro, noi ragazzi riceviamo un certificato di partecipazione e a volte piccoli premi o gadget.
  • Nel dojo impariamo.
  • Nel dojo impariamo a imparare.
  • Nel dojo impariamo a collaborare.
  • Queste sono cose importanti che vanno riconosciute.